
“Volete andarvene anche voi?” – Cosa fai quando la vita si fa dura?
Il brano evangelico di oggi conclude il “discorso sul pane della vita” tenuto da Gesù nella sinagoga di Cafarnao. Nel vangelo di oggi, Gesù invita i dodici apostoli a considerare cosa avrebbero fatto dopo che molti discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. “Volete andarvene anche voi?” Il gioco si era fatto duro per i suoi ascoltatori perché alcuni dei suoi insegnamenti erano difficili da comprendere e accettare: “Questo insegnamento è difficile; chi può accettarlo?” Il nodo problematico, ma assolutamente centrale nel messaggio evangelico, era ed è la scelta di una intimità esclusiva con Dio attraverso il rapporto personale con Gesù.
“Volete andarvene anche voi?” Era un invito a fare una riflessione sincera. Sapendo tutto ciò che sapevano a quel punto, cosa volevano fare dopo? Anche oggi molti cristiani dubitano della loro fede. Assomigliano a quei discepoli di Gesù che giudicarono inaccettabile il suo discorso sul pane della vita. Gesù non ci pone forse la stessa domanda a ciascuno di noi, quando la nostra vita si fa dura, quando non capiamo molte cose che stanno accadendo nella nostra vita, quando vacilliamo nella nostra fede?
Quando sentiamo la domanda di Gesù, ci viene ricordato che il cammino si fa duro ancora oggi. In materia di vita e di fede, individualmente e globalmente, incontriamo ostacoli. Anche i percorsi che siamo chiamati a seguire arrivano con molta incertezza e stanchezza. Noi facciamo errori; ci chiediamo se sarebbe meglio tornare a casa e trovare una nuova strada. Chi vuol seguire Gesù, entrare in intimità con lui deve mangiare la sua carne, deve fidarsi del Cielo, anche se con i piedi radicati in terra. Non è un “deve” che ci obbliga. E’ un “deve” che è una possibilità. Gesù non costringe nessuno a seguirlo. Gesù vuole essere seguito nella libertà e per amore. Oggi Gesù chiede a me , a te: Vuoi andartene anche tu? Se vuoi, vai, io non ti costringo, io non me la prendo. Vuoi davvero metterti dalla parte di coloro che pensano che questo cristianesimo sia da abbandonare e metterti dalla parte degli illuminati che criticano senza mettersi in gioco?
Facciamo nostra la risposta di Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». È bello notare la risposta di Pietro: Non dice: abbiamo conosciuto e poi creduto, ma abbiamo creduto e poi conosciuto. Abbiamo creduto per poter conoscere; se, infatti, avessimo voluto conoscere prima di credere, non saremmo riusciti né a conoscere né a credere. Che cosa abbiamo creduto e che cosa abbiamo conosciuto? Che tu sei il Cristo Figlio di Dio, cioè che tu sei la stessa vita eterna, e nella carne e nel sangue ci dai ciò che tu stesso sei» – Sant’Agostino
Allora, «‘Volete andarvene anche voi?’ Questa inquietante provocazione risuona nel cuore, e attende una risposta personale da ciascuno di noi» (Benedetto XVI). Signore, da chi altro andrò se non ti seguo? Tu e solo tu sei l’Uno in cui scelgo di credere e di seguire. Aiutami ad abbracciare tutto ciò che hai insegnato e aiutami a sceglierti liberamente ogni giorno della mia vita.