
«Non avete scelto me, ma io ho scelto voi…»
Oggi onoriamo San Mattia, apostolo e martire. Non sappiamo molto di Mattia, se non del primo capitolo degli Atti degli Apostoli, che è la sua unica apparizione nella Scrittura dove, dopo il tradimento e la morte di Giuda, i discepoli elessero a sorte Mattia (tra Mattia e Giuseppe, detto Barsabba) per unirsi al gruppo di gli Apostoli. La tradizione vuole che predicò il Vangelo per trent’anni in Giudea, Cappadocia in Asia Minore, poi in Egitto ed Etiopia. Secondo quanto riferito, fu lapidato a morte nell’80 d.C., nella Colchide, l’odierna Georgia, sul Mar Nero. La sua vocazione di apostolo è unica, in quanto la sua nomina non è stata fatta personalmente da Gesù, che era già asceso al cielo, ed è stata fatta anche prima della discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa primitiva.
San Mattia ebbe l’unico privilegio di essere annoverato tra i Dodici Apostoli di Gesù Cristo. Ma allo stesso tempo ha avuto l’unico momento imbarazzante di prendere la posizione lasciata vuota dal vergognoso tradimento di Giuda. La vita a volte è tale che ci può essere chiesto di assumere compiti che possono sembrare molto scomodi o può essere invitato a elaborare compiti che possono sembrare altamente offensivi. Siamo disposti ad accoglierli, vedendo in essi la mano provvidenziale di Dio? Siamo pronti ad intraprenderle, sapendo che la Volontà di Dio è all’opera in questo? Confidiamo nelle parole forti e rassicuranti di Gesù: «Non avete scelto me, ma io ho scelto voi…» (Gv 15,16). Oggi in questa festa di San Mattia siamo chiamati a una importante missione: la trasmissione del Vangelo.